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I DILEMMI DELL'ESCURSIONISTA 

LE SCARPE

 

Tutto è importante, ma le scarpe di più.

 

Ormai il mercato offre ampia scelta a prezzi accessibili a tutti. Ma un consiglio spassionato: non risparmiare! Se si rimane anche mezzi nudi si ha ancora qualche possibilità di sopravvivere, ma se non possiamo camminare siamo spacciati.

 

Analizziamo in 4 punti le caratteristiche principali di una calzatura relativamente ad escursioni tipiche senza grosse pretese. Per attività specifiche, come ad esempio arrampicata e alpinismo, occorre rivolgersi agli esperti di categoria.

Vedi anche:

I DILEMMI DELL'ESCURSIONISTA: COME MI VESTO?

I DILEMMI DELL'ESCURSIONISTA: COSA MANGIO?

I DILEMMI DELL'ESCURSIONISTA: LO ZAINO E COME PREPARARLO?

LA SUOLA

Scegli una scarpa con una suola a carrarmato. Sono quelle ispirate al battistrada dei pneumatici: ampia area di contatto con il terreno per una migliore aderenza, tasselli multidirezionali per un'ottimale trazione e adattabilità alla superficie, area rinforzata sul tallone per ammortizzare gli urti e agevolare soprattutto la camminata in discesa.

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Durante un trekking, a meno di casi particolari e specifici, si incontrano spesso tipologie di terreno completamente differenti: asciutti e secchi, sterrati, pietrosi, rocciosi, umidi e scivolosi, fangosi. Per evitare di portarsi dietro 10 paia di scarpe diverse, occorre trovare il giusto compromesso. La maggiore differenza è data dall'altezza dei tasselli: bassi sono ideali per superfici in piano e non sdrucciolevoli, alti per terreni fortemente sconnessi. Inutile dire che la soluzione sta nel mezzo.

Anche la “durezza” è importante. Suole rigide sono ottimali per arrampicata su roccia, suole morbide per camminare a lungo sui prati. Vale sempre la stessa regola del miglior compromesso.

ADERENZA AL PIEDE

La tomaia è la parte superiore della scarpa, quella che avvolge il piede. Bisogna assicurarsi che sia ben aderente onde evitare continui “strusciamenti” il cui attrito provocherebbe inevitabilmente abrasioni e vesciche, trasformando una giornata di relax in un vero e proprio incubo.

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Attenzione però a non commettere l'errore opposto. Una scarpa troppo stretta costringe il piede e le dita in posizioni di compressione causando dolori articolari e soprattutto impedendo la corretta circolazione sanguigna. Quando il sangue non circola ottimamente il tessuto muscolare ne risente: formicolii, crampi, affaticamento precoce e abbassamento della temperatura locale.

Quando si sceglie lunghezza della scarpa bisogna sempre considerare anche lo spessore del calzino. Provatele sempre con delle calze tecniche da trekking il più vicino possibile a quelle che andrete effettivamente ad utilizzare.

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Passeggiare per il negozio è gratis. Provare le scarpe e valutare il comfort durante la camminata. Ogni piede ha la sua forma e anche le scarpe migliori del mondo potrebbero non fare al caso vostro. Se sentite anche un leggero fastidio, molto probabilmente questo si amplificherà durante il trekking. Non mi fiderei tanto della “regola”: tanto poi si adatta! La dovete sentire vostre sin da subito. In altre parole, deve “calzare a pennello”. 

TRASPIRABILITA' E IMPERMEABILITA'

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Una scarpa che non traspira trattiene al suo interno l'umidità (vapore acqueo) emanata naturalmente dalla pelle del vostro piede con il sudore lasciandolo in una sorta di bagnomaria, ideale per la proliferazione batterica e fungina, responsabile di caratteristici aromi poco gradevoli (puzza di piedi) e favorendo l'insorgere di infezioni.

Una scarpa scarsamente impermeabile favorirà la penetrazione e l'assorbimento dell'acqua esterna ricadendo nei problemi visti per la poca traspirabilità. Inoltre, una scarpa internamente fradicia riduce drasticamente le sue proprietà di isolamento termico e ci ritroveremo con in piedi freddi in pochissimo tempo.

E' importante precisare che una scarpa totalmente impermeabile non è realizzabile e se lo fosse non potrebbe essere traspirante. Dipende tutto dal tempo di esposizione all'acqua. Un buon materiale resiste per lunghi periodi a pioggia e immersione ma prima o poi comincerà a cedere. Si dovrebbe quindi più correttamente parlare di grado di impermeabilità.

 

Non sto qui ad elencare i migliori materiali traspiranti e impermeabili. Quando comprate chiedete e se vi propongono una scarpa come totalmente impermeabile storcete il naso.

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SCARPE ALTE O SCARPE BASSE?

Per scarpe basso intendo quelle appena sotto la caviglia. Viceversa, per alte si intende quelle che la caviglia la coprono interamente.

Le scarpe basse sono di norma più leggere, meno strutturate e versatili. Sono ottime per terreni poco accidentati dove è possibile muoversi, volendo, velocemente e senza importanti sollecitazioni sulla caviglia. Ideale per escursioni in giornata poco impegnative in cui vogliamo la piena libertà di movimento senza pesantezza.

Essendo scoperta, la caviglia è ovviamente esposta maggiormente agli urti. Sarà quindi sufficiente una maggiore attenzione.

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La scarpa alta, il tipico scarponcino, è più strutturata e rigida. Questo assicura una maggiore stabilità generale durante la camminata e può essere meglio adatta a terreni più accidentati e sassosi. Protegge la caviglia da eventuali urti e fornisce una barriera più alta in caso di immersione in acqua o in presenza di neve. Sono più resistenti e sopportano meglio il peso dato da uno zaino pesante. Per questo da preferire per sessioni di più giorni. 

Tutto questo a discapito, ovviamente, della versatilità. Sono più da passo “lento” e “pesante”. Siamo sicuramente meno agili rispetto alla scarpa bassa.

Personalmente preferisco le scarpe basse a meno che non debba affrontare sentieri innevati. Un camminatore più esperto è in grado di controllare equilibrio e appoggio del piede anche su terreni accidentati e particolarmente sassosi indipendentemente dalla scarpa che indossa. Io amo sentirmi leggero e agile. Ma, come sempre, dipende dal gusto e preparazione personale.

Per chi inizia forse è consigliabile una scarpa più rigida e stabile ma attenzione a non sottovalutare mai il pericolo: una storta o una caduta sono sempre in agguato e davanti ad un ingenuità non c'è scarpa che tenga!!

 

Oppure, per “non sbagliare”, stiamo ancora una volta nel mezzo. Esistono infatti scarpe a media altezza tra le basse e le alte. Un ottimo compromesso tra vantaggi e svantaggi delle due tipologie precedenti.